Recentemente mi è ritornata in mente una lezione seguita all'Università.
Riguardava la contraddizione tra diritti etici e diritti biologici. E si prendeva in esame il tema dell'aborto colelgato a quello dell'eutanasia.
Ha fatto scalpore in Italia e nel resto del mondo la richiesta delle donne nel 1947 del diritto all'aborto, inteso da loro come una rivendicazione sul corpo della donna sempre identificato come di possesso dell'uomo. Invece loro volevano a tutti i costi diventare autonome anche nella decisione di dedicedere deliberatamente se attuare o meno un agravidanza.
Posto di seguito un testo che a me piace molto e che credo faccia pensare abbastanza..
Lei è stata un esempio di vera umanità e non queste inutili facce presenti in Parlamento che parlano di cose di cui non hanno neanche una basilare conoscenza..
E invece ciò è possibile, è possibile negare la vita a un minuscolo essere, considerato da molti sono una misera cellula e poi non ci si degna di assecondare l'eutanasia a menti coscente che la richiedono, considerata da loro come l'ultima degna azione di un uomo coscente.
A mio avviso è una contraddizione stupida, cioè si nega la vita a un essere che potrebbe nascere con tutti i suoi possibili difetti, e non gliene si fa parola, tanto mica può decidere lui..non parla, non mangia, non respira..è nulla giusto?? ma si nega il diritto di morire a chi è coscente e lo vuole??
Io non capirò mai l'Italia!!!!!
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questo video mi ha davvero commossa mara... e hai perfettamente ragione, l'Italia è una continua contraddizione... si è detto "si" all'aborto, e non si concede invece l'eutanasia ad un uomo che stanco di quella vita(ammesso che la sua poteva essere chiamata vita!!) nonchè pienamente cosciente di ciò che stava passando, voleva finire di soffrire...Chissà in futuro le cose cambieranno o se le ancora ci ritroveremo a parlare di diritti che mancano agli uomini e che dovrebbero invece essere concessi!
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